Alighiero Noschese, imitatore e comico italiano nasce a Napoli il 25 novembre 1932 e muore a Roma il 3 dicembre 1979.
In una delle sue ultime interviste, poco prima della scomparsa, aveva quantificato le voci da lui imitate in oltre 1.156.
Dopo avere tentato senza successo la carriera giornalistica, debuttatò in radio come imitatore e parodista.
Presente in commedie e fantasie radiofoniche, all'interno della Compagnia di Prosa di Roma della RAI, dai primi anni 50 ai 60, alternò l'attività specifica di attore, a quella di imitatore.
Compare come ospite in diverse trasmissioni televisive ed è protagonista in teatro di due spettacoli di Garinei e Giovannini: “Scanzonatissimo” e “La voce dei padroni”, ma il salto di qualità avverrà nello show del sabato sera “Doppia Coppia”, trasmesso da Raiuno, che all'epoca si chiamava Programma Nazionale, nel 1969.
In quella occasione riuscì ad ottenere l'autorizzazione a imitare personaggi politici, cosa fino ad allora proibita.
Da quel momento, a detta dello stesso Noschese, pare che molti personaggi del campo dello spettacolo e della politica gli abbiano espressamente chiesto di essere imitati, sia per acquisire maggior visibilità, sia per non essere considerati come personaggi di secondo piano.
Paradossalmente, essere imitati da Noschese era divenuto sinonimo di massima notorietà.
Raggiunse il successo apparendo in RAI con imitazioni di personaggi celebri di ogni genere, tra i quali politici, attori e cantanti del tempo, fra la fine degli anni Sessanta e nel corso degli anni Settanta.
È considerato il più fecondo e popolare imitatore della storia della televisione italiana.
La brillante carriera di Noschese proseguì con le due edizioni di “Canzonissina” presentate da Corrado e Raffaella Carrà nel 1970 e 1971, successivamente con “Formula due”, nel 1973, e “Ma che sera” nel 1978.
Oltre alla capacità di riprodurre in modo pressoché perfetto voce, atteggiamenti e caratteristiche fisiche dei soggetti delle sue imitazioni, Alighiero Noschese riusciva a satireggiare in modo sottile e mai volgare, creando gag e battute pungenti.
Restano memorabili le sue caratterizzazioni di Ugo Zatterin, moderatore di tribune elettorali, dell'annunciatrice Mariolina Cannuli di cui enfatizzava l'atteggiamento sensuale, dei giornalisti Paolo Cavallina, Ruggero Orlando, Mario Pastore, di Mike Bongiorno, Gianni Morandi, Alberto Sordi, e dei politici Andreotti, Ugo La Malfa e Giovanni Leone.
Il 3 dicembre del 1979, ormai al culmine della sua carriera, a soli 47 anni si tolse inaspettatamente la vita con un colpo di pistola mentre era ricoverato in una clinica romana.
Il suo suicidio destò molto scalpore.
CINEMA
Film: "I due della legione straniera" (1962), nel ruolo del Mustafa Abdul Bey
Film: "Scanzonatissimo" (1963)
Film: "Obiettivo ragazze" (1963)
Film: "James Tont operazione U.N.O." (1965)
Film: "James Tont operazione D.U.E." (1965)
Film: "Mercanti di vergini" (1969)
Film: "Io non scappo... fuggo!" (1970)
Film: "Io non spezzo... rompo" (1971)
Film: "Il furto è l'anima del commercio!?" (1971)
Film: "Io non vedo, tu non parli, lui non sente" (1971)
Film: "Il prode Anselmo e il suo scudiero" (1972), nel ruolo del prode Anselmo di Montebello
Film: "Il terrore con gli occhi storti" (1972)
Film: "Boccaccio" (1972), nel ruolo di Lambertuccio De Cecina
Film: "Una matta, matta, matta corsa in Russia" (1973), nel ruolo di Antonio Lo Mazzo
Film: "L'altra faccia del Padrino" (1973)
Film: "Dalla Cina furia, fifa e karate" (1978)
TEATRO
"La voce dei padroni" (1963) e "Scanzonatissimo" (1966/67), di Garinei e Giovannini
TELEVISIONE
Varietà: "Alta fedeltà" (Rai, 1967)
Varietà: "Doppia coppia" (Rai, 1969/70), con Bice Valori
Varietà: "Canzonissima" (Rai, 1971/72)
Varietà: "Formula due" (Rai, 1973), con Loretta Goggi
Varietà: "Ma che sera" (Rai, 1978), con Raffaella Carrà, Bice Valori e Paolo Panelli